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Botox gastrico: non cerchiamo scorciatoie per dimagrire

Medico che tiene in mano foglietto con scritto Botulism

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Sarà perché siamo già nella bella stagione e l’estate è sempre più vicina. O, più probabilmente, perché la torta è ampia e gli interessi in ballo crescono di pari passo.

Sta di fatto che nelle ultime settimane si è parlato molto di soluzioni farmacologiche per dimagrire. Non soltanto il caso di Semaglutide, l’antidiabetico approvato negli Stati Uniti anche per il trattamento dell’obesità e sdoganato dalla gran cassa di Tik Tok, che ha amplificato l’uso da parte di diversi vip.

Da qualche giorno, in Europa, si parla molto anche di botox gastrico. Ovvero della somministrazione della tossina botulinica direttamente nello stomaco, con finalità dimagranti.

In Europa 87 casi (almeno) di botulismo innescate dal botox gastrico

Una procedura non esente da rischi, però, come confermano le 87 persone colpite da una forma di botulismo alimentare in tutta Europa.

Lo ha comunicato il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo della Malattie (Ecdc), che al conteggio riportato lo scorso 14 marzo ha aggiunto altri venti casi: 18 in Germania, uno in Svizzera e in Francia.

Confermata l’origine del contagio, avvenuta in persone sottopostesi alla somministrazione intragastrica della tossina con finalità dimagranti in due ospedali privati: uno a Istanbul e l’altro a Izmir.

Botulismo: di cosa si tratta?

Il botulismo è una malattia paralizzante provocata dalla tossina rilasciata dal batterio Clostridium Botulinum, che può manifestarsi in quattro differenti forme:

  • botulismo alimentare, causato dal consumo di alimenti contenenti la tossina botulinica;
  • botulismo intestinale, causato dalla colonizzazione intestinale da parte del Clostridium botulinum;
  • botulismo infantile, dovuto alla produzione di tossine botuliniche nel lume intestinale di bambini con età inferiore a un anno;
  • botulismo da ferita, conseguente allo sviluppo di Clostridium botulinum e alla conseguente produzione di tossine in ferite infette;
  • botulismo da inalazione, associato a eventi accidentali o intenzionali (come il bioterrorismo) che provocano il rilascio delle tossine negli aerosol;
  • botulismo iatrogeno, a seguito di eventi avversi scatenati dalla somministrazione della tossina botulinica per scopi terapeutici o cosmetici.

I sintomi del botulismo iatrogeno includono la debolezza e l’affaticamento. La tossicità successiva a un trattamento cosmetico può manifestarsi con la visione offuscata, la difficoltà a deglutire e la secchezza delle fauci.

Mentre a seguito di un trattamento terapeutico il botulismo può determinare soprattutto la comparsa di difficoltà respiratorie, considerate anche la manifestazione più pericolosa della malattia.

Neurotossina botulinica per il trattamento dell’obesità: che cosa sappiamo?

La causa di questo focolaio di botulismo registrato in Turchia è da ricercare nella crescente diffusione dell’utilizzo della neurotossina botulinica come supporto (alla dieta e all’attività fisica) da offrire alle persone che intendono perdere i chili in eccesso. La somministrazione avviene nel corso di un’endoscopia.

Il trattamento – effettuato sotto sedazione e completato nell’arco di dieci minuti, è riservato alle persone con un modesto grado di obesità che intendono perdere tra il 5 e il 10 per cento del proprio peso corporeo – prevede che il gastroenterologo inietti la tossina in più punti sul fondo dello stomaco.

L’obiettivo è rilassare la parete muscolare e rallentare lo svuotamento gastrico, al fine di dilatare la sensazione di sazietà e di ridurre dunque il senso di fame. Un effetto che solitamente si inizia a osservare 7-10 giorni dopo l’iniezione, che può essere ripetuta più volte nel corso della vita: dal momento che l’effetto sembra svanire nell’arco di 3-6 mesi.

Nella maggior parte dei casi non si registrano effetti collaterali (rari sono i sanguinamenti gastrici), a patto di evitare la somministrazione in persone allergiche alla tossina botulinica o con problemi muscolari. Detto ciò, nonostante alcune premesse incoraggianti, nella comunità scientifica non vi è un pieno consenso circa l’opportunità di ricorrere a questo trattamento (non autorizzato in Europa).

Botox gastrico associato al rischio di sviluppare il botulismo

Sulla base di quanto osservato, “sconsigliamo ai cittadini europei di recarsi in Turchia per sottoporsi all’iniezione intragastrica della tossina botulinica”, è l’appello rilanciato dagli esperti dell’Ecdc. Che hanno rilanciato anche l’avvertimento a “tutte le persone che si sono recate a Istanbul e a Izmir per sottoporsi a questo trattamento tra il 22 febbraio e l’1 marzo a consultare il proprio medico, in particolare se risultano affetti da sintomi quali debolezza diffusa, difficoltà a respirare e a deglutire”.

L’iniezione intragastrica – effettuata off-label (ovvero al di fuori delle indicazioni terapeutiche fornite dalle autorità regolatorie) – “è associata con un rischio significativo di sviluppare il botulismo”.

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