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Il decalogo della prevenzione: limitare il consumo di sale

Limitare il consumo di sale

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in collaborazione con UniSalute

Amici, torniamo, insieme ad UniSalute, parlare di prevenzione con una serie di regole, semplici pratiche quotidiane, per tutelare la nostra salute. Negli scorsi appuntamenti abbiamo parlato dell’importanza di tenere sotto controllo il peso e di evitare una vita sedentaria, della necessità di introdurre nella nostra dieta sempre più frutta e verdura, di come vadano limitati i cibi grassi ed evitate le bevande zuccherate, e di come vada limitato il consumo di carne e di alcol. Oggi invece parliamo di un altro dei pilastri della prevenzione: il consumo di sale.

In Italia il consumo di sale giornaliero è mediamente 10,6 g negli uomini e di 8,2 g nelle donne. Peccato però che secondo l’OMS il consumo di sale al giorno non dovrebbe superare i 5 grammi (pari a 2 grammi di sodio).

Perché è importante ridurlo? Perché il sale notoriamente correla con molte patologie, come ipertensione, malattie cardiovascolari, insufficienza renale, obesità, osteoporosi e cancro, in particolare all’apparato digerente. Il sodio in particolare attiva l’angiotensina, una proteina che stimola la vasocostrizione aumentando quindi la pressione sanguigna.

Come possiamo imparare a ridurlo, senza però rinunciare al gusto? Ecco alcuni consigli. Innanzitutto provate a diminuirlo gradualmente, per adattare il palato ad un gusto nuovo, e avvicinatevi al mondo del non sale, imparando ad insaporire i cibi con erbe, spezie, aglio, limone o aceto nelle insalate.

Attenzione ai più piccoli, si raccomanda di non aggiungere sale nelle pappe dei bambini, almeno per tutto il primo anno di vita. Ed in generale è sempre meglio educare i più piccoli al sapore autentico degli alimenti.

Un’ultima osservazione. Quando parliamo di sale, non si intende solo quello a tavola. La maggior parte di sale che introduciamo nella nostra dieta proviene dai prodotti che acquistiamo. Il consiglio è sempre quello: impariamo a leggere le etichette, dove devono essere riportati, in ordine decrescente, gli ingredienti, e scegliere i prodotti a basso contenuto di sale, cioè inferiore a 0.3 grammi per 100 g (corrispondenti a 0.12 g di sodio).

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