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Prevenzione oncologica: smettere di fumare

Prevenzione oncologica: smettere di fumare

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In collaborazione con AstraZeneca e WALCE Onlus

Quando si parla di prevenzione oncologica, si parla anche di buone abitudini che, se condotte ogni giorno, si rivelano efficaci! Abbiamo parlato dell’importanza del movimento e dell’alimentazione. Oggi però voglio parlare di un tema fondamentale: il fumo.

Può sembrare banale ma, considerando che in Italia i fumatori sono 11 milioni, è sempre importante ribadirlo: il fumo di sigaretta rappresenta il più importante fattore di rischio per il tumore del polmone. Contiene infatti molte sostanze cancerogene in grado di danneggiare irreparabilmente le cellule di molti organi. Più una persona fuma, più aumenta il rischio di sviluppare un tumore, non solo al polmone ma anche a bocca, gola, esofago, laringe, vescica, rene, collo dell’utero e pancreas.

Il rischio di tumore del polmone comincia a diminuire lentamente appena si smette di fumare. Quanto più è precoce l’età in cui si smette di fumare, tanto più il rischio per un ex fumatore di sviluppare un tumore polmonare si avvicinerà a quello di chi non ha mai fumato.

Per contrastare la voglia di fumare e liberare l’organismo dalla nicotina, esistono anche degli alimenti alleati. In particolar modo quelli ricchi di vitamina C: pomodori, kiwi, broccoli e cavolfiori, che svolgono un’azione antiossidante efficace contro i radicali liberi che si producono con il fumo di sigaretta. Insomma, anche una sana e corretta alimentazione ci insegna che non è mai troppo tardi per interrompere l’abitudine al fumo: anche nei pazienti già affetti da tumore del polmone, soprattutto in seguito ad un intervento chirurgico per trattare la malattia, smettere di fumare riduce le possibilità di una ricaduta (ossia il ripresentarsi della malattia) e di insorgenza di un secondo tumore. Mi raccomando: mai far uso di supplementazione di beta carotene che potrebbe invece aumentare il rischio di recidive!

Un ultimo importante avvertimento: anche il fumo passivo aumenta il rischio di cancro. In Italia sono 15 milioni le persone, molte giovanissime, che vivono a contatto con un tabagista, senza dimenticare le pause fumo sul lavoro e le occasioni mondane. Il fumo passivo è responsabile certo di malattie respiratorie croniche (le più frequenti sono asma e bronchiti e Broncopneumopatia o BPCO) e patologie cardiovascolari (come malattie coronariche e attacchi cardiaci).

https://www.sciencedaily.com/releases/2009/02/090227080834.html
https://www.lung.org/lung-health-and-diseases/lung-disease-lookup/lung-cancer/patients/treatment/stay-healthy/nutrition.html
http://www.womenagainstlungcancer.eu/fattori-di-rischio/
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21113762
www.fondazioneveronesi.it
www.humanitas.it
www.aicr.org
www.wcrf.org

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