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Più frutta e verdura a tavola per proteggersi dal tumore dell’endometrio

immagine dell'utero di una donna tenuta fra le mani di una persona

Indice

Le donne che seguono una dieta mediterranea avrebbero il 50 per cento di possibilità in meno di ammalarsi di tumore dell’endometrio, che rappresenta la quasi totalità dei tumori che colpiscono il corpo dell’utero ed è il quarto più frequente nella popolazione femminile: dopo il cancro al seno, al colon e al polmone. La considerazione nasce da prove di diverso tipo. Negli ultimi anni, infatti, diversi studi hanno evidenziato come il tumore dell’endometrio sia tra quelli “sensibili” all’obesità. Tradotto: le donne che convivono con i chili di troppo corrono un rischio più alto di ammalarsi. E siccome la dieta mediterranea è considerata la più indicata per mantenere il peso corporeo nella norma, ecco che sposandola si ritrova un alleato in grado di ridurre il rischio di sviluppare questa (come molte altre) forme di cancro. Diverse inoltre le ricerche che hanno evidenziato un ruolo direttamente protettivo svolto uno schema alimentare prevalentemente vegetariano nei confronti di questa aggressiva forma di cancro che interessa l’apparato ginecologico delle donne.

Tumore dell’endometrio: di cosa si tratta?

Il tumore dell’endometrio colpisce l’utero, la “culla” in cui le donne accolgono l’embrione (prima) e il feto (poi) durante la gravidanza. La malattia riguarda complessivamente 117mila donne italiane. La sopravvivenza, come per tutti gli altri tumori femminili, è in crescita. Oggi si stima che quasi 7 donne su 10 siano vive a cinque anni dalla scoperta di questa forma di cancro. Lo stesso trend riguarda però i nuovi casi di malattia. Il trend, come documentato da un articolo pubblicato sulla rivista “The Lancet” nei mesi scorsi, interessa tutti i Paesi occidentali. Nel caso dell’Italia, le nuove diagnosi sono circa novemila ogni anno. Il tumore dell’endometrio è anche tra quelli che, come documentato in un articolo appena apparso sulle colonne della rivista “Nature Reviews Clinical Oncology”, iniziano a essere rilevati più frequentemente anche tra le persone con meno di 50 anni. I numeri di questa malattia sono in aumento sia a causa della mancanza di strumenti di prevenzione e di test di screeening sia a causa dell’allungamento della vita media, dei mutamenti degli stili di vita e alimentari e dell’utilizzo di terapia a base di estrogeni. Un eccesso proprio degli ormoni sessuali femminili – comune tra le donne che hanno avuto presto la prima mestruazione, che non hanno avuto figli, che sono andate tardi in menopausa, obese o in trattamento con la terapia ormonale sostitutiva (TOS) – è considerato il principale fattore di rischio per l’insorgenza della malattia.

La prevenzione (anche) del tumore dell’endometrio parte dalla tavola

Se il legame tra l’obesità e certi tipi di cancro risulta dimostrato da tempo, ciò che sta emergendo negli ultimi anni è che una correlazione esisterebbe a partire dalla qualità della dieta e a prescindere dalle sue ripercussioni sul peso corporeo. Un risultato che conferma il ruolo di primo piano che una corretta alimentazione ha nella prevenzione dei tumori: un terzo dei quali potrebbe essere evitato modificando la dieta, questo è il parere unanime tra gli oncologi di tutto il mondo. L’ultima conferma, per quel che riguarda il tumore dell’endometrio, giunge da una metanalisi pubblicata sulla rivista “Nutrition and Cancer”. Ovvero da un articolo che sintetizza le informazioni tratte da numerosi studi condotti su questo argomento. A condurlo un gruppo di ricercatori statunitensi, partiti con l’obbiettivo in che modo il contenuto di frutta e verdura nella dieta influenzi il rischio di sviluppare un tumore dell’endometrio. Analizzando le conclusioni di 17 lavori pubblicati dal 2006 a oggi, gli autori sono giunti alla conclusione che già con un consumo di 100 grammi al giorno di alimenti appartenenti a questa categoria si contribuisce a ridurre le probabilità di ammalarsi. Un rischio, quello di sviluppare un cancro dell’utero, che è risultato particolarmente sensibile al consumo di crucifere. Una tipologia di ortaggi dai molteplici benefici, di cui vi ho parlato proprio di recente.

A fare la differenza è la qualità complessiva della dieta

Quando si parla di abitudini alimentari e salute occorre sempre tener presente che qualunque ragionamento è complesso, perché anche soltanto nell’ambito delle malattie neoplastiche (o tumori) ci solo oltre 200 malattie diverse. Trovare una correlazione con il consumo di uno o più alimenti specifici è un lavoro molto difficile, anche perché ci sono molti fattori che possono influenzare il risultato. Nel caso del tumore dell’endometrio, l’effetto dell’alimentazione sembra essere legato all’azione degli ormoni estrogeni. Conta più l’insieme, dei singoli alimenti. E conta moltissimo anche la quantità di cibo assunto, perché è oramai assodato che sovrappeso e obesità comportano un aumento significativo di rischi per la salute in molti ambiti diversi. È senz’altro utile prendere in considerazione una drastica modifica dell’alimentazione – e in generale degli stili di vita – quando la circonferenza addominale supera i 90 centimetri per gli uomini e gli 80 centimetri per le donne. Tenendo però sempre presente che questi valori sono un’indicazione importante, ma occorre valutare ogni situazione caso per caso.

 

Per saperne di più:

Fruits and Vegetables and Endometrial Cancer Risk: A Systematic Literature Review and Meta-Analysis – Nutrition and Cancer

Endometrial Cancer – The Lancet

Neoplasie dell’utero: endometrio e cervice – Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM)

Diet and endometrial cancer: a focus on the role of fruit and vegetable intake, Mediterranean diet and dietary inflammatory index in the endometrial cancer risk – BMC Cancer

Mediterranean diet and risk of endometrial cancer: a pooled analysis of three italian case-control studies – British Journal of Cancer

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